Quaresima 2019
Ai Confratelli e Consorelle
delle Confraternite Diocesane
Proprie Sedi
Oggetto: Messaggio per la Quaresima 2019
Cari Confratelli e Consorelle,
della nostre benemerite Confraternite Diocesane, nel cuore della Quaresima vi giunge questo messaggio segno della condivisione del cammino, che come Confraternite stiamo facendo, riscoprendo la bellezza del nostro essere realtà vive nella Chiesa del nostro tempo, pellegrini nel mondo per annunciare a tutti la Salvezza: “Gesù Cristo il Signore”.
In maniera del tutto particolare poi, il tempo di Quaresima siamo chiamati a viverlo intensamente per allenarci alla celebrazione attiva e consapevole della Pasqua, con la preparazione e celebrazione dei grandi e solenni Riti della Settimana Santa.
Così ci esortano i nostri Vescovi; “ … Nella durata simbolica dei 40 giorni - tempo biblico di attesa, di lotta, di ricerca - la Chiesa tutta entra in un intenso itinerario di conversione, che ha per cardini l’ascolto orante della Parola di Dio, il digiuno e la carità. Queste tipiche “armi del combattimento” del tempo quaresimale, devono essere vissute armonizzando la dimensione personale e quella comunitaria ed ecclesiale, unendo intimamente la dimensione interna (Personale) ed esterna (Comunitaria) degli atti e dei gesti compiuti, secondo le possibilità concrete dei fedeli, e in modalità consone al tempo attuale (cf SC 110). Infatti non c’è né fede né peccato che siano solamente individuali, né esterno e interno possono procedere in maniera dissociata. Tali pratiche, appartenenti alla ricca tradizione ecclesiale, si prestano ad essere luoghi in cui ciò che si compie esteriormente diventa porta di accesso alla nostra interiorità e ci rende disponibili alla grazia vivificante di Dio, e il rinnovamento e la conversione interiori danno forma ai nostri gesti, ai nostri atti, alle nostre scelte…” (cfr. CEI, Sussidio Quaresima –Pasqua 2019)
Accogliendo l’invito dei nostri Pastori, prendiamo coscienza fratelli carissimi, che la nostra storia personale e comunitaria, e quindi la specifica Vocazione Confraternale, sono frutto dell’Agire di Dio in noi, di Dio che ci Ama, ci Chiama e ci Manda. Infatti siamo Amati da Dio, è Lui che ci ha Amati per primo: “… Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti,rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi…”(Gv 15,9-12; e 1 Gv 4,19); dalla comprensione di essere oggetto e soggetto dell’Amore di Dio, nasce in noi la consapevolezza di essere anche Chiamati: “… Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.”(Cfr. Gv (15,13–17). Comprendiamo quindi che il nostro agire personale ed ecclesiale non può e non deve essere inteso come opera nostra, né tantomeno come solo sforzo umano, ma risposta ad una chiamata, che quando è consapevole e piena, diventa autentica e fruttuosa come ci ricorda il Vangelo.
Naturalmente tutto questo dinamismo di Grazia e di Vita Nuova non si può tenere nascosto come un tesoro geloso, ma deve essere condiviso e portato – donato anche agli altri, ecco allora, il terzo ambito del nostro agire Confraternale, cioè siamo: Mandati: “…La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi»…”.(Gv 20,19-23).
Illuminati e confortati dalla Parola di Gesù appare chiaro che la Testimonianza e il Servizio delle Confraternite, non può assolutamente essere relegato a “solo dato Tradizionale, o peggio Tradizionalista” né puro elemento coreografico dei Riti della Grande e Santa Settimana e/o delle Processioni Patronali, ma stile personale ed ecclesiale, mezzo e strumento per la santificazione personale di tanti fedeli e dono per accrescere e vivere la Comunione Ecclesiale,
L’occasione di questo messaggio mi è propizia per ricordare che il nostro cammino di formazione Confratenale, continua dopo la Pasqua con il III Convegno Diocesano delle Confraternite che si celebrerà a San Vito dei Normanni c/o la Basilica di Santa Maria della Vittoria il 4 Maggio pv, (i dettagli vi giungeranno prossimamente); auguro a tutti voi Cari Confratelli e Consorelle che questa Santa Quaresima sia vissuta intensamente come Spazio e Tempo per un fruttuoso Cammino di Conversione personale e comunitario, per giungere rinnovati nell’Amore a celebrare la Pasqua,
Uniti nel ricordo orante e nella testimonianza attiva della Carità, intercedente Maria SS.ma nostra Celeste Patrona, invoco da Dio su voi e le vostre famiglie la Benedizione.
don Tony FALCONE
Direttore Diocesano